Nuovo piano Amat, la IV Circoscrizione ne chiede la sospensione

Primi problemi a poche ore dall’approvazione del consiglio comunale del contrato di servizio di Amat che ha dato l’ok all’entrata in funzione del tram in città. Il presidente della IV Circoscrizione, Silvio Moncada, e i consiglieri Ruggiero (vicepresidente) Tuzzolino, Fazio, Schiera, Abbonato, Buccola, Di Vincenti, Ciprì, Potenza, Lepre e Fanciuso, hanno votato un documento all’unanimità, affinché si blocchi l’entrata in vigore del nuovo piano Amat, previsto a partire dal 1 gennaio. “Mentre a Sala delle Lapidi, nelle ultime ore, si è posta l’attenzione sulla gestione del tram – dicono dalla IV Circoscrizione – l’amministrazione non ha dato notizia della riorganizzazione delle linee bus che rischierà di ghettizzare interi quartieri periferici, isolandoli ancora di più dal resto della città”.

Ma ecco i numeri. Saranno soppresse, infatti, ben 34 linee che passeranno dalle 87 attuali a 53. “Già da oggi sono state soppresse la 364 e la 365 che collegavano Pagliarelli a Borgo Molara – dice Moncada – ma la soppressione anche della 906 prevista dal 1 gennaio, finirà con lasciare a piedi l’intera borgata. Inoltre, verranno soppresse fra le altre, la 923 che collega Boccadifalco a Baida e San Martino, la 105 Indipendenza/Ospedale di Via La Loggia, la 339 Ernesto Basile/Mezzomonreale, solo per citarne alcune”. “Il paradosso – aggiungono Ruggiero, Tuzzolino, Fazio, Schiera, Abbonato, Buccola, Di Vincenti, Ciprì, Potenza, Lepre e Fanciuso è che mentre in periferia i cittadini saranno ancor di più abbandonati, al centro città vengono potenziate la 101 che passa da 16 a 20 vetture e la 806 che collegherà il centro a Mondello”.

“Ma non è finita qui – aggiungono Moncada e gli altri consiglieri – oltre la soppressione completa di 34 linee verranno modificati alcuni percorsi come ad esempio quello della 380 che taglierà fuori la via Sambucia. I cittadini stanno raccogliendo le firme e organizzando proteste civili per impedire che tale riorganizzazione entri in vigore. Siamo al loro fianco – proseguono – togliere il bus in periferia significa impedire il normale svolgimento delle azioni quotidiane come raggiungere le scuole, la banca o l’ufficio postale o semplicemente andare a fare la spesa. Chiediamo al sindaco, all’assessore Catania e all’Amat di sospendere immediatamente l’entrata in vigore del nuovo piano e convocare subito tutte le parti interessate, consiglio comunale, circoscrizioni e cittadini compresi, per trovare soluzioni alternative che non penalizzino intere comunità”. Già nel mese di giugno una delegazione di cittadini residenti nella quarta circoscrizione era scesa in strada lamentando “l’isolamento delle periferie”». A scatenare la protesta era stata la decisione di sopprimere temporaneamente le linee 906 Calatafimi/Molara e 923 Boccadifalco/Baida.

Silvio Moncada
Palermo lì, 24 dicembre 2015