Leopolda Siciliana: “Una grande possibilità di confronto, un’occasione persa per chi ha deciso di non partecipare”

 

 

 

 

 

 

 

 

E’ stata una “Due Giorni” molto intensa quella della Leopolda in salsa siciliana Sicilia 2.0. Il Futuro è il nostro presente, recitava lo slogan ed in effetti così è stato. Abbiamo buttato le basi per costruzione di una Sicilia all’altezza delle sfide della globalizzazione, partendo dalle esperienze del passato, ma soprattutto guardando al presente per proiettarci al futuro.

Basta a chi dice sempre no, a chi demolisce, a chi minaccia, a chi non si sbraccia per costruire nuove prospettive. Basta alle marce su Roma.

E’ stata una kermess politica nel senso nobile del termine, come non se ne vedevano da tempo. Nella mia vita ho partecipato a decine e decine di assemblee e congressi di partito, ma mai come oggi si è parlato di sostanza, di cose da fare, di buona politica.   Tante le presenze di autorevoli esponenti politici, ma a fare notizia non sono loro ma gli interventi dal palco e la partecipazione ai tavoli tematici di persone ”normali” che hanno scelto Sicilia 2.0 per farsi sentire. Dal nipote di Matteo Messina Denaro che prende le distanze dalla mafia e da suo zio, alla portatrice di handicap in carrozzina che parla di disabilità, dal giovane imprenditore che ce l’ha fatta, ai precari dei call center, dalla scrittrice che parla di ragazze sposa al Direttore del Conservatorio che parla di riforma.

E’ stato bello ritrovarsi con tutti coloro che credono nel futuro del Paese, ripensando ad un nuovo Mezzogiorno che sia da traino per l’Italia.

Agli amici e compagni del mio partito che hanno deciso di non partecipare perché pensavano che Sicilia 2.0 fosse di parte, dico che hanno sbagliato. Hanno perso l’occasione per farsi sentire, hanno rifiutato il confronto, hanno creduto che era l’ennesima occasione per litigare, anziché per com’è stato, la possibilità di guardarsi in faccia e capire chi siamo e soprattutto dove vogliamo andare.

Silvio Moncada
Palermo lì, 1 marzo 2015